





Un edificio. Due edifici. Il distacco che unisce. L’intervento da permeabilità nella direzione est-ovest. Un edificio che, sul lato di via Mazzini, non chiude ma apre, non sottolinea il limite ma sfuma il bordo con il contesto ad ovest. Morfologicamente l’intervento nasce da una tipologia a corte definita dal lotto e tagliata trasversalmente dall’asse sud-ovest/nord-est. Il risultato è una semi-corte a “C” aperta a sud ovest con il braccio inferiore piegato verso un secondo elemento “a lama”. Entrambi si sviluppano su 8 piani residenziali al di sopra di una piastra commerciale e di un parcheggio interrato su due livelli. Il distacco disegna il braccio centrale di un tridente che trova nel suo vertice la porta al parco della Città della Salute e della Ricerca. Il distacco, in maniera analoga, disegna il braccio nord di un altro tridente con al vertice la rotonda tra via Mazzini e Falck che diviene contatto tra esistente e nuovo, tra costruito e verde, tra città e parco. Spaccatura e apertura. Separazione e unicità. Un edificio/due edifici che, uniti ma separati, disegnano lo spazio pubblico all’interno del loro distacco. Un lavoro sul valore dello spazio pubblico, sulla sua qualità e sull’importanza della corretta fruizione anche in situazioni residenziali, suggerendo un ambito chiaro, funzionale, protetto, architettonicamente caratterizzato e in continuità con le linee e gli spazi del masterplan. Una miscela di fruizione pubblica e privata in ambito residenziale per garantire privacy e protezione ma massima visibilità e redditività per le attività commerciali che, oltreché perimetralmente al lotto, prospettano su uno spazio completamente pedonale, calmo e protetto. Una via commerciale che è cannocchiale visivo verso il parco. Nel cuore della “C” un giardino sospeso illumina, attraverso le vetrate, gli spazi condominiali e la hall di ingresso, creando continuità tra dentro e fuori. Lo spazio condominiale diviene momento di comunità e condivisione per gli abitanti del complesso. Il corpo di fabbrica di 15m consente di limitare a 3 il numero dei corpi scala a fronte di una superficie di piano di circa 1500mq. Le tipologie residenziali soddisfano gli standard del bando in termini di superfici e dotazioni di logge. L’involucro dell’edificio a “C” è realizzato in pannelli prefabbricati in fibro-cemento, con tecnologia TX Active (principio attivo fotocatalitico); l’involucro dell’edificio “a lama” è realizzato in pannelli metallici accoppiati a materiale coibente, in entrambi i casi montati su telaio metallico a costituire un sistema ventilato di facciata. La struttura a telaio è realizzata in c.a., irrigidita dalle strutture di collegamento verticale. Tra le altre soluzioni tecnologiche proposte per l’ottimizzazione del benessere interno, in copertura, sono presenti pannelli solari e ampie superfici destinate a verde intensivo per un’ottimale coibentazione. Il progetto ha ottenuto la menzione della giuria. Con RGAstudio e Arch. Daniele Zerbi.
È l’essenza del lavoro dell’architetto: trasformare un’idea in forma costruita, valorizzando il contesto e rispettando le risorse disponibili. Ogni nuovo progetto è un’occasione straordinaria per unire competenza tecnica e visione personale dell’architettura. La ricerca si sviluppa nel dialogo tra forma e funzione, materiali e sintassi compositiva, sostenibilità e flessibilità d’uso. Progettare un edificio significa interrogarsi sul suo rapporto con lo spazio pubblico, sulle performance energetiche, sulla capacità di adattarsi nel tempo. È un processo complesso e condiviso, che coinvolge diverse discipline e competenze, ma che proprio per questo restituisce la parte più gratificante della professione: dare vita a ciò che ancora non esiste.