"La qualità di un progetto dipende dal grado, sia pur minimo, di cambiamento culturale che innesca".
Enzo Mari, designer (1932-2020)
Il progetto come cambiamento
La frase di Enzo Mari ricorda quanto sia importante evitare soluzioni scontate per innescare un cambiamento qualunque sia la scala del progetto. MP|A è uno studio di architettura nel quale progettare significa affrontare specifiche tecniche, vincoli amministrativi e budget da rispettare, senza mai perdere la curiosità di guardare oltre. Con una dose di azzardo controllato, un filo di ironia, passione e creatività senza misura, MP|A trasforma ogni lavoro in un’occasione unica. Niente soluzioni a scaffale: solo un foglio bianco e idee fresche per mettersi in gioco. Il focus sono le ristrutturazioni residenziali e terziarie, dove il progetto incontra la vita di tutti i giorni. Qui l'attenzione per il cliente e la passione per il lavoro si combinano per raggiungere insieme gli obiettivi condivisi. La partecipazione a concorsi di progettazione permette di esplorare visioni più ampie e tempi più lunghi. Questo equilibrio, tra il dettaglio dell’abitare e la scala urbana, nutre costantemente l'approccio al progetto e aiuta ad evitare atteggiamenti miopi. Lo studio ha base a Milano ma lo sguardo puntato lontano.
"Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare".
Bruno Munari, designer (1907-1998)
Approccio e metodo
Dare forma allo spazio significa saper trasformare limiti in opportunità e potenzialità in soluzioni concrete. Progettare da zero significa unire tecnica e visione, dare forma al nuovo nel rispetto del contesto, delle risorse e della sostenibilità. Forma e funzione, materiali ed efficienza si incontrano in un dialogo continuo, con edifici capaci di adattarsi al tempo e alle esigenze future. Nei piccoli ambienti il progetto nasce da dettagli intelligenti, arredi su misura e scelte di luce capaci di rendere unico ogni metro quadrato. Nelle grandi metrature l’architettura lavora su flessibilità e modularità, orchestrando percorsi, prospettive e luce naturale. Ogni intervento è un processo di ascolto e condivisione con il cliente, un lavoro a quattro mani che porta a spazi autentici e personalizzati. Lo spazio di lavoro evolve: uffici e ambienti ibridi, tra smart working e condivisione, richiedono identità, comfort e rappresentatività. Ogni progetto è un processo complesso che coinvolge competenze diverse e richiede un delicato lavoro di mediazione. L’obiettivo è il medesimo: creare spazi accoglienti, funzionali, capaci di emozionare e per questo non banali.
"Non prendere il tuo mestiere troppo sul serio".
Mick Jagger, musicista (1943)
Maurizio Petronio | Architetto
Da piccolo, le serate a disegnare. Quasi sempre monoposto di Formula 1, sognando di diventare l’ingegnere che le avrebbe progettate. Nei primi anni ’80 il più bravo era Gordon Murray. Le sue Brabham erano le più sorprendenti: l' imprevedibile incontro tra innovazione esasperata e forma perfetta. La BT52 detta “freccia” (1983) e la BT55 (1986) detta “sogliola” sono tra le più belle auto di Formula 1 di sempre. La voglia di disegnare mi ha portato, ormai 25 anni fa, a laurearmi presso la Facoltà di Architettura di Genova. Ho mixato le mie due passioni nella tesi di laurea. Il titolo “Auto-mobile|Auto-immobile” pone l’attenzione sulla dualità dell’oggetto che, fermo o in movimento, assume potenzialità parallele ed opposte. Per i successivi 10 anni mi sono occupato di architettura all’interno di diversi studi di architettura maturando esperienza su progetti anche di grandi dimensioni. Da 15 anni svolgo la libera professione e mi occupo di progettazione in maniera libera ed indipendente, concentrato su incarichi più limitati ma non meno stimolanti. Mantengo vivo lo spirito di ricerca e beneficio della possibilità di poter seguire il progetto dall’inizio alla fine, con massima responsabilità ed attenzione verso il cliente, ma senza prendermi troppo sul serio. 
"L'esperienza è l'insegnamento più difficile. Prima ti fa l'esame e poi ti spiega la lezione".
Socrate, filosofo (470 a.C.-399 a.C.)
Rachael "Lea" Tyrell | Visual Designer | Render Specialist
Ultima arrivata in studio e millennial doc, vivo in una dimensione ibrida tra Google Drive, Spotify e Netflix. Non possiedo un’automobile né una postazione fissa: la mia scrivania coincide con qualunque luogo abbia una presa di corrente, un Wi-Fi abbastanza stabile da reggere il rendering finale e un divano con il gatto accanto. Mi occupo di immagini, render e atmosfere: traduco schizzi e intuizioni in visioni che sembrano già finite, trasformo volumi grezzi in scenari fotorealistici con la stessa disinvoltura con cui scrollo Instagram—veloce, precisa e con l’illusione di non averci perso ore di vita. 
"Il valore di un'idea sta nel metterla in pratica".
Thomas Edison, inventore (1847-1931)
Consulenti | Specialisti | Imprese
Il Colonnello Hannibal Smith, esperto di urbanistica e catasto: stratega infallibile, ama quando “un piano riesce alla perfezione”, evitando le trappole burocratiche. Il Sergente “Baracus”, ingegnere strutturale: solido, affidabile, quando serve costruire qualcosa che resti in piedi per sempre, è lui l’uomo giusto. Sberla, esperto di temi energetici: elegante nei numeri e persuasivo nelle soluzioni, sa venderti un impianto a basso consumo con il sorriso, mentre ottimizza ogni watt come se fosse oro. Murdock, l'impresario edile: instancabile, sempre sul campo, capace di trasformare un’idea in realtà con una rapidità che sfiora la sana follia, quella che fa andare avanti il cantiere anche nei momenti difficili. 
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