Il progetto trasforma il cavalcavia in un parco lineare capace di connettere due ambiti urbani e di ospitare funzioni aperte e chiuse per la città. Lo spazio pubblico diventa strumento di ricomposizione urbana e occasione di partecipazione collettiva. La struttura accoglie un’ampia gamma di attività: campi sportivi regolamentari, aree per skating, pattinaggio, parkour, pingpong e palestre all’aperto. Tutto si innesta su una maglia modulare che garantisce flessibilità e adattabilità d’uso. Gli spazi di sosta sono arricchiti da playground, tavoli per picnic, book-crossing, orti urbani, micro-mercati e aree per spettacoli di strada. Gli elementi modulari consentono configurazioni variabili nel tempo. Il sistema dei portali e delle lamelle verticali assicura protezione visiva e acustica dalla viabilità sottostante, valorizzando al contempo le emergenze architettoniche circostanti. La sicurezza è garantita dalla possibilità di transito carrabile d’emergenza e dalla movimentazione dei moduli. Inclusione e appartenenza sono promosse dal disegno spaziale: il sistema dei portali genera luoghi delimitati e riconoscibili, in cui sentirsi parte di una comunità. Fondamentale è l’ombra offerta dai portali alti 8 metri, che modulano la luce naturale e sostengono la crescita del verde. La modularità permette l’alternanza di macro-aree sportive, verdi, ciclabili e pedonali, integrate con zone di gioco e relax. La pista ciclabile, asse portante del progetto, collega la direttrice nord-sud con la rete urbana e la futura velostazione di Porta Garibaldi. Le testate nord e sud ridisegnano i punti di accesso, integrandosi con i percorsi ciclo-pedonali esistenti e segnando la continuità tra cavalcavia e città.
È l’essenza del lavoro dell’architetto: trasformare un’idea in forma costruita, valorizzando il contesto e rispettando le risorse disponibili. Ogni nuovo progetto è un’occasione straordinaria per unire competenza tecnica e visione personale dell’architettura. La ricerca si sviluppa nel dialogo tra forma e funzione, materiali e sintassi compositiva, sostenibilità e flessibilità d’uso. Progettare un edificio significa interrogarsi sul suo rapporto con lo spazio pubblico, sulle performance energetiche, sulla capacità di adattarsi nel tempo. È un processo complesso e condiviso, che coinvolge diverse discipline e competenze, ma che proprio per questo restituisce la parte più gratificante della professione: dare vita a ciò che ancora non esiste.
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