Concorso per un cavalcavia. Milano. Il concept di parco lineare rappresentato sinteticamente.
Concorso per un cavalcavia. Milano. Il concept di parco lineare rappresentato sinteticamente.
Concorso per un cavalcavia. Milano. Il concept di parco lineare rappresentato sinteticamente.
Concorso per un cavalcavia. Milano. Il concept di parco lineare rappresentato sinteticamente.
Concorso per un cavalcavia. Milano. Il sistema a portali e gli ambiti di fruizione che descrivono in una visione notturna.
Concorso per un cavalcavia. Milano. Il sistema a portali e gli ambiti di fruizione che descrivono in una visione notturna.
Concorso per un cavalcavia. Milano. Schema generale di connessione degli ambiti attraverso il percorso ininterrotto in giallo.
Concorso per un cavalcavia. Milano. Schema generale di connessione degli ambiti attraverso il percorso ininterrotto in giallo.
Concorso per un cavalcavia. Milano. Vista dall’alto con evidenziati i principali ambiti funzionali. Al di sotto il nodo ferroviario di Milano Porta Garibaldi.
Concorso per un cavalcavia. Milano. Vista dall’alto con evidenziati i principali ambiti funzionali. Al di sotto il nodo ferroviario di Milano Porta Garibaldi.
Concorso per un cavalcavia. Milano. Layout funzionale con i diversi ambiti e le funzioni dedicate.
Concorso per un cavalcavia. Milano. Layout funzionale con i diversi ambiti e le funzioni dedicate.
Il progetto trasforma il cavalcavia in un parco lineare sospeso capace di connettere due ambiti urbani e di ospitare funzioni aperte e chiuse per la città. Lo spazio pubblico diventa strumento di ricomposizione urbana e occasione di partecipazione collettiva. La struttura accoglie un’ampia gamma di attività: campi sportivi regolamentari, aree per skating, pattinaggio, parkour, pingpong e palestre all’aperto. Tutto si innesta su una maglia modulare che garantisce flessibilità e adattabilità d’uso. Gli spazi di sosta sono arricchiti da playground, tavoli per picnic, book-crossing, orti urbani, micro-mercati e aree per spettacoli di strada. Gli elementi modulari consentono configurazioni variabili nel tempo. Il sistema dei portali e delle lamelle verticali assicura protezione visiva e acustica dalla viabilità sottostante, valorizzando al contempo le emergenze architettoniche circostanti. La sicurezza è garantita dalla possibilità di transito carrabile d’emergenza e dalla movimentazione dei moduli. Inclusione e appartenenza sono promosse dal disegno spaziale: il sistema dei portali genera luoghi delimitati e riconoscibili, in cui sentirsi parte di una comunità. Fondamentale è l’ombra offerta dai portali alti 8 metri, che modulano la luce naturale e sostengono la crescita del verde. La modularità permette l’alternanza di macro-aree sportive, verdi, ciclabili e pedonali, integrate con zone di gioco e relax. La pista ciclabile, asse portante del progetto, collega la direttrice nord-sud con la rete urbana e la futura velostazione di Porta Garibaldi. Le testate nord e sud ridisegnano i punti di accesso, integrandosi con i percorsi ciclo-pedonali esistenti e segnando la continuità tra cavalcavia e città.
Partecipare ai concorsi di architettura significa mettersi alla prova su terreni sempre nuovi, misurarsi con scale più ampie, contesti lontani e temi complessi. È un’occasione per liberare creatività e visione, restando però ancorati alle regole e ai vincoli del brief, come in un esercizio di equilibrio tra libertà e disciplina. I concorsi sono per lo studio ciò che l’allenamento è per l’atleta: un modo per affinare metodo, lucidità e capacità di sintesi. Lavorare su scenari urbani, scuole, spazi pubblici o residenze collettive allena lo sguardo e arricchisce la sensibilità progettuale, mantenendo viva la curiosità e la tensione verso la ricerca.
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