





Il progetto sorge a Cortina d’Ampezzo in un’area in lieve pendenza. L’impianto planimetrico si ispira alla forma di una “H”: i bracci longitudinali ospitano le residenze, mentre l’elemento trasversale accoglie gli spazi comuni. A nord si trova l’ingresso principale, collegato alla viabilità e al parcheggio esistenti; a sud, invece, la disposizione abbraccia una corte protetta che offre riparo dal vento e migliora il microclima. I bracci laterali sono piegati per ottimizzare l’irraggiamento solare e aprire gli spazi verso sud, mentre il corpo trasversale funge da ponte, collegando i due blocchi e garantendo il passaggio dei mezzi di soccorso. Lo sfalsamento altimetrico dei volumi limita gli sbancamenti e consente di contenere l’altezza entro i limiti normativi. Ai livelli inferiori trovano posto parcheggi coperti, depositi e locali di servizio; ai piani superiori, invece, spazi collettivi come magazzini, sale polifunzionali e aree per il tempo libero. Gli appartamenti, orientati prevalentemente est/ovest, beneficiano del doppio affaccio e di logge panoramiche. Sono serviti da corpi scala indipendenti che creano piccole comunità di residenti, offrendo maggiore autonomia rispetto a un unico ingresso centralizzato. Il complesso è arricchito da spazi comuni quali wintergarten, sale hobby, cucina, palestra con ampie vetrate, cappella e ambulatorio medico. La copertura a falde spezzate dialoga con il profilo montano, integrando l’edificio nel paesaggio. I materiali scelti (legno di cembro, pietra locale, zinco-titanio) ne rafforzano il carattere mimetico e radicato al contesto. L’intero intervento si ispira a criteri di ecosostenibilità, con impianti solari e fotovoltaici, microcogenerazione e sistemi di recupero delle acque. Il progetto intende inserirsi con rispetto nel paesaggio alpino, reinterpretando in chiave contemporanea i valori dell’architettura rurale. La forma articolata richiama i piccoli borghi storici che si raccolgono per proteggersi dal clima, mentre la copertura sfaccettata si fonde con le linee delle montagne. L’opera rispetta le richieste del bando e costituisce la base per futuri sviluppi, in equilibrio tra innovazione, funzionalità e radicamento al contesto.
È l’essenza del lavoro dell’architetto: trasformare un’idea in forma costruita, valorizzando il contesto e rispettando le risorse disponibili. Ogni nuovo progetto è un’occasione straordinaria per unire competenza tecnica e visione personale dell’architettura. La ricerca si sviluppa nel dialogo tra forma e funzione, materiali e sintassi compositiva, sostenibilità e flessibilità d’uso. Progettare un edificio significa interrogarsi sul suo rapporto con lo spazio pubblico, sulle performance energetiche, sulla capacità di adattarsi nel tempo. È un processo complesso e condiviso, che coinvolge diverse discipline e competenze, ma che proprio per questo restituisce la parte più gratificante della professione: dare vita a ciò che ancora non esiste.