Concorso per una RSA. Cortina D'Ampezzo. Vista dell’ingresso al complesso in clima tipico.
Concorso per una RSA. Cortina D'Ampezzo. Vista dell’ingresso al complesso in clima tipico.
Concorso per una RSA. Cortina D'Ampezzo. Inserimento nel contesto in clima tipico.
Concorso per una RSA. Cortina D'Ampezzo. Inserimento nel contesto in clima tipico.
Concorso per una RSA. Cortina D'Ampezzo. Inserimento nel contesto in clima tipico.
Concorso per una RSA. Cortina D'Ampezzo. Inserimento nel contesto in clima tipico.
Concorso per una RSA. Cortina D'Ampezzo. Planimetria alla quota 0.
Concorso per una RSA. Cortina D'Ampezzo. Planimetria alla quota 0.
Concorso per una RSA. Cortina D'Ampezzo. Planimetria alla quota 1.
Concorso per una RSA. Cortina D'Ampezzo. Planimetria alla quota 1.
Concorso per una RSA. Cortina D'Ampezzo. Planimetria alla quota 2.
Concorso per una RSA. Cortina D'Ampezzo. Planimetria alla quota 2.
Il progetto sorge a Cortina d’Ampezzo in un’area in lieve pendenza. L’impianto planimetrico si ispira alla forma di una “H”: i bracci longitudinali ospitano le residenze, mentre l’elemento trasversale accoglie gli spazi comuni. A nord si trova l’ingresso principale, collegato alla viabilità e al parcheggio esistenti; a sud, invece, la disposizione abbraccia una corte protetta che offre riparo dal vento e migliora il microclima. I bracci laterali sono piegati per ottimizzare l’irraggiamento solare e aprire gli spazi verso sud, mentre il corpo trasversale funge da ponte, collegando i due blocchi e garantendo il passaggio dei mezzi di soccorso. Lo sfalsamento altimetrico dei volumi limita gli sbancamenti e consente di contenere l’altezza entro i limiti normativi. Ai livelli inferiori trovano posto parcheggi coperti, depositi e locali di servizio; ai piani superiori, invece, spazi collettivi come magazzini, sale polifunzionali e aree per il tempo libero. Gli appartamenti, orientati prevalentemente est/ovest, beneficiano del doppio affaccio e di logge panoramiche. Sono serviti da corpi scala indipendenti che creano piccole comunità di residenti, offrendo maggiore autonomia rispetto a un unico ingresso centralizzato. Il complesso è arricchito da spazi comuni quali wintergarten, sale hobby, cucina, palestra con ampie vetrate, cappella e ambulatorio medico. La copertura a falde spezzate dialoga con il profilo montano, integrando l’edificio nel paesaggio. I materiali scelti (legno di cembro, pietra locale, zinco-titanio) ne rafforzano il carattere mimetico e radicato al contesto. L’intero intervento si ispira a criteri di ecosostenibilità, con impianti solari e fotovoltaici, microcogenerazione e sistemi di recupero delle acque. Il progetto intende inserirsi con rispetto nel paesaggio alpino, reinterpretando in chiave contemporanea i valori dell’architettura rurale. La forma articolata richiama i piccoli borghi storici che si raccolgono per proteggersi dal clima, mentre la copertura sfaccettata si fonde con le linee delle montagne. L’opera rispetta le richieste del bando e costituisce la base per futuri sviluppi, in equilibrio tra innovazione, funzionalità e radicamento al contesto.
Partecipare ai concorsi di architettura significa mettersi alla prova su terreni sempre nuovi, misurarsi con scale più ampie, contesti lontani e temi complessi. È un’occasione per liberare creatività e visione, restando però ancorati alle regole e ai vincoli del brief, come in un esercizio di equilibrio tra libertà e disciplina. I concorsi sono per lo studio ciò che l’allenamento è per l’atleta: un modo per affinare metodo, lucidità e capacità di sintesi. Lavorare su scenari urbani, scuole, spazi pubblici o residenze collettive allena lo sguardo e arricchisce la sensibilità progettuale, mantenendo viva la curiosità e la tensione verso la ricerca.
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