​​​​​​​Il progetto di Palazzo Italia trova nell’Albero della Vita la propria icona centrale e l’elemento generatore di forma e significato. L’albero non è solo un dispositivo spaziale e tecnologico, ma anche una potente metafora del contributo che la cultura italiana ha dato alla storia. Inserito all’interno di un volume che richiama la tipologia della basilica, l’albero instaura una dialettica vitale con lo spazio che lo contiene. Il grande vuoto della basilica diventa serra e vivaio, simbolo di femminilità, di energia generatrice e di forza vitale. Questa relazione supera il semplice rapporto tra contenitore e contenuto: l’espansione verso l’alto dell’albero racconta l’impossibilità di contenere le energie creative che alimentano la nostra cultura. Il progetto richiama anche il tema della piazza italiana, storicamente legata all’acqua e alla geografia del nostro territorio. Qui l’acqua non si affaccia sulla piazza, ma scorre sotto di essa, riflettendo e amplificando lo spazio come avviene nei sotterranei di Milano. L’Albero della Vita diventa simbolo di natura e cultura intrecciate, di energia vitale che si esprime anche attraverso un sistema radicale innovativo: tubi che corrono lungo il Cardo e producono energia grazie alle alghe. In questo modo, il progetto restituisce un’architettura che non si limita a rappresentare, ma diventa organismo vivo, capace di generare significati, relazioni e un dialogo profondo con la natura. Con Caputo Partnerships, Arup Milano, Studio Azzurro, DBMlab, Studio Giorgietta, AFC Antonio Corbo, Studio Castiglioni, Pininfarina Extra, Philippe Daverio, Massimo Negri.
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